Spot Locride, i 5 Stelle: "Klaus Davi ha permesso di aprire un dibattito sulla bellezza dell'Italia e sulle potenzialità della Calabria"

SPOT-LOCRIDE2«Lo spot di Klaus Davi è debole perché nel tentativo di promuovere il marchio Calabria non racconta né una storia né un'esperienza, benché nella nostra terra ci sia, in proposito, materiale per sempre: dalla tradizione religiosa a quella culinaria, artigiana e musicale. In sostanza quel video si riduce ad un insieme di suggestioni per immagini, ad una sintesi accelerata, perfino incomprensibile, sul minore inquinamento e consumo di suolo nella regione». Lo affermano, in una nota, i parlamentari M5S Francesco Sapia, Bianca Laura Granato e Giuseppe d'Ippolito, che aggiungono: «Nel filmato in questione ci sono delle verità, per quanto parziali. È innegabile che la Calabria sia un luogo molto meno contaminato di tanti posti del Nord, nei quali l'elevata densità e produzione industriale, l'uso spesso selvaggio del territorio, gli allevamenti intensivi di animali, le grandi città, le conurbazioni e i maggiori effetti della tragedia di Chernobyl hanno prodotto livelli di inquinamento di gran lunga più alti che alla punta dello Stivale. Ciononostante – proseguono i parlamentari pentastellati – bisogna dire che sull'economia e sullo sviluppo della Calabria pesano ancora, e troppo, i ritardi sulla depurazione, la gestione scellerata del ciclo dei rifiuti, la cementificazione lungo la Statale 18, l'imperdonabile oblio dell'enorme patrimonio regionale di natura e cultura, le speculazioni nelle aree protette, si veda la centrale a biomasse del Mercure, lo sversamento illecito dei rifiuti in alcune aree, le mancate bonifiche e l'assistenzialismo e il clientelismo voluti e mantenuti dalla vecchia politica. Parimenti, sul futuro della Calabria grava – rimarcano i 5 Stelle – il connubio tra 'ndrangheta e potere pubblico, su cui spesso si chiudono gli occhi con la scusa dell'orgoglio identitario e della promozione turistica, che invece necessitano di reali interventi di valorizzazione del territorio, delle sue risorse, delle sue ricchezze, delle sue leggende, dei suoi miti e dei suoi talenti».

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«In ogni caso – concludono i parlamentari M5S – ringraziamo Davi perché con il suo spot ha permesso di aprire un dibattito che speriamo vada ben oltre la solita, sterile contrapposizione tra Nord e Sud e che, ci auguriamo, susciti una riflessione delle forze politiche sulla bellezza dell'Italia e sul fatto che mafia e arretratezza non appartengono affatto al dna del Mezzogiorno».