Sospensione bollettini informativi, il sindaco di Polistena scrive al ministro Speranza: “Grave decisione Regione Calabria, intervenire”

Il sindaco di Polistena, Michele Tripodi, ha inviato una lettera al ministro della Salute Roberto Speranza, in merito alla decisione delle Regione Calabria di accentrare le informazioni relative al numero di contagi da Covis-19 giornalieri in Calabria, sospendendo così i bollettini diramati dagli ospedali.

Il contenuto della missiva:

"Le scrivo per metterla a conoscenza della grave decisione assunta dalla Regione Calabria in ordine alla sospensione dei bollettini informativi circa i contagi da COVID19 nelle varie aziende sanitarie territoriali della Calabria.

Siamo attoniti per questa decisione, in quanto siamo convinti che solo attraverso l'unità e la condivisione delle notizie tra tutti i livelli istituzionali si possa fronteggiare al meglio l'emergenza coronavirus che sta investendo tutto il mondo.

Dinanzi alla grandezza di questa pandemia, interrompere l'informazione dei fatti in Calabria è una scelta che risalta per il suo significato negativo. Ovunque infatti si diramano i bollettini nella massima trasparenza anche per tenere tutta la popolazione vigile e informata sull'andamento e la diffusione del contagio.

Appare del tutto contraddittorio infatti chiedere sacrifici e collaborazione alla popolazione da un lato e poi dall'altro interrompere qualunque comunicazione con i cittadini. Non solo.

L'interruzione delle comunicazioni ha riguardato anche i Sindaci, poiché non si conoscono più le persone sottoposte a tampone sui rispettivi territori di competenza. Anche questo aspetto rileva una contraddizione poiché la Regione trasmette quasi giornalmente ai Comuni il censimento dei rientri chiedendo ai Sindaci, in qualità di Autorità sanitaria Locale, il monitoraggio delle quarantene obbligatorie per le proprie competenze.

Ci chiediamo. Perché questa scelta? C'è forse qualcosa da nascondere al popolo calabrese?

E' necessario pertanto che si intervenga a rettifica di una decisione che va contro ogni buona pratica di trasparenza amministrativa oltre che contro il buon senso.

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"Coinvolgere tutti, seppure nel modo corretto e nel rispetto della privacy di ognuno, ma anche assicurare ai cittadini che vicende come quella della casa per anziani di Chiaravalle, sfortunatamente travolta dal COVID19, non si ripetano mai più in Calabria e ovunque.

Pensiamo che l'aiuto dei territori con i Sindaci e gli operatori della sanità in prima linea, la partecipazione corale della popolazione tutta che sta raccogliendo fondi spontaneamente in soccorso di ospedali e strutture purtroppo inadeguate a reggere il peso della pandemia, facciano davvero molto comodo alle massime istituzioni nazionali e regionali nella gestione di questa emergenza.

Signor Ministro, è necessario un suo intervento a supporto della verità teso a ristabilire la normale comunicazione istituzionale tra le Aziende Sanitarie calabresi e i Sindaci, tra Regione e cittadini, garantendo due principi costituzionali cardini della pubblica amministrazione: imparzialità e trasparenza.

Solo nella massima condivisione delle scelte si può ricavare la fiducia dei cittadini, senza arroccamenti o esigenze protettive che non rispondono agli interessi collettivi ma ad altre logiche, le stesse che purtroppo hanno per molto tempo danneggiato (e a tratti demolito) la sanità pubblica in Calabria".