Reggio Calabria, Giordano (Verdi) a Falcomatà: "Sospendere qualsiasi forma di sperimentazione della tecnologica del 5G"

L'emergenza che stiamo attraversando, per le dimensioni mondiali e per gli effetti diffusi, dall'ambito sanitario a quello sociale, dal politico all'economico, sembrerebbe una cosa fuori dal normale. Eppure questo triste periodo storico in cui, l'eccelsa e sviluppatissima civiltà occidentale sta crollando sotto i colpi di una pandemia e dalle cui polveri sta prendendo forma un nuovo medioevo, non era difficile da prevedere. Evitando inutili moralismi del giorno dopo, sembra comunque necessario soffermarsi su quelle notizie (attendibili?) che inquadrano contagi, decessi e guarigioni in curve ascendenti e nel contempo parlano di sostegno economico e piani di ripresa dell'economia.

La necessità di far ripartire il paese è al centro dell'agenda politica nazionale ed è infatti la cosa più importante. Il problema sta nel fatto che proprio questo sistema economico e produttivo è saltato, nei metodi, nelle tipologie e negli ambiti. L'economia è da salvare prima di tutto e tutti e poco conta se la privatizzazione dei servizi essenziali si è dimostrata fallimentare, se la produzione massiva ha cancellato il mercato locale, se l'industrializzazione dei sistemi ha alterato i livelli occupazionali, se la logica consumistica ha perfezionato il packaging a danno della qualità del prodotto o se la necessità di una veloce ed efficiente comunicazione a livello globale interferisce con gli equilibri biologici degli esseri viventi. L'economia è da salvare sempre e comunque, anche a danno della salute dei cittadini e delle popolazioni mondiali!

I Verdi italiani da sempre portano avanti battaglie ambientaliste ed è proprio la salvaguardia ambientale insieme alla ricerca scientifica, l'unico vaccino che ci può difendere da questa e dalle prossime e certe pandemie.

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Nell'ottica della tutela dell'ambiente urbano la Federazione cittadina dei Verdi, ha richiesto al comune di Reggio Calabria una moratoria per la fase sperimentale e l'installazione di antenne e ripetitori 5G, insieme al divieto dell'abbattimento di alberi considerati d'intralcio per la rete 5G. Ribadiamo anche in questa sede che con la tecnologia di trasmissione dati di quinta generazione, come ormai noto, vengono introdotte nuove radiofrequenze molto alte (onde millimetriche), mai utilizzate prima su ampia scala, che risultano prive di studi preliminari sul rischio per la salute della popolazione esposta.

Per utilizzare queste frequenze è necessario installare le nuove antenne "small cells" ogni poche decine di metri, anche sui lampioni della luce e nei tombini dei marciapiedi, quindi in stretta prossimità dei luoghi di passaggio e di permanenza delle persone cosa che comporterebbe un'esposizione massiccia della popolazione ad un inquinamento elettromagnetico, per molti scienziati ancora più pericoloso dell'attuale.

Le ancora aleatorie conseguenze sulle attività biologiche umane, discusse anche nel corso del convegno nazionale tenutosi alla Camera dei Deputati il 5 novembre 2019 e patrocinato dai medici ISDE Italia (medici per l'ambiente), dai sindaci dell'Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni d'Italia e dagli scienziati dell'Istituto Ramazzini, hanno spinto il Partito dei Verdi e la Federazione cittadina dei Verdi, in appello al principio di Precauzione ed ai disposti legislativi che impongono di mantenere i livelli di esposizione tanto bassi quanto sia possibile per poter tutelare almeno le fasce più sensibili: bambini, donne incinte, cardiopatici e anziani, a chiedere al Sindaco Falcomatà, di sospendere qualsiasi forma di sperimentazione della tecnologica del 5G nel territorio comunale, in attesa della produzione di sufficienti evidenze scientifiche idonee a sancirne l'eventuale (ovviamente auspicata) innocuità e di astenersi per il futuro dall'autorizzare, asseverare e dare esecuzione a progetti relativi a nuove attività tecnologiche che possano condurre ad un aggravamento delle lamentate condizioni di insalubrità ambientale

Ricordiamo altresì al nostro primo cittadino che, a sei mesi già trascorsi dalla dichiarazione di emergenza climatica e ambientale, presentata da questa federazione cittadina, entro cui avrebbe dovuto predisporre anche azioni volte all'abbattimento delle onde elettromagnetiche dei sistemi informatici", ad oggi non ha ancora reso nulla in attuazione di ciò, né programmato alcun intervento volto alla riduzione di emissioni di CO2 in atmosfera.

Il coronavirus ha dimostrato la totale uguaglianze tra gli esseri umani, ora spetta a noi tradurre in azioni eque per l'uomo e l'ambiente questa tragica esperienza in corso.

Lo scrive in una nota Vincenzo Giordano Portavoce della Federazione Cittadina dei Verdi di Reggio Calabria.