L'Associazione "La Cosa Pubblica": "Mancate risposte dall'Amministrazione di Reggio Calabria su questione Piazzale Ferrari"

"Lo scorso 3 giugno, il gruppo dirigente dell'Associazione La Cosa Pubblica ha inviato formale segnalazione al Sindaco della Città, e per conoscenza a tutte le istituzioni possibilmente interessate (Procura, Asp, Arpacal, organi di polizia), in merito all'anomala situazione che ha caratterizzato per lunghi periodi il piazzale Enzo Ferrari in zona Pentimele". E' quanto si legge in una nota di Stefano Morabito, coordinatore dell'Associazione La Cosa Pubblica.

"In quell'area, infatti, per tutto il mese di Maggio e gran parte di Giugno, come per altro è accaduto più volte nei mesi scorsi, si notava una persistente presenza di diversi mezzi AVR, alcuni parcheggiati per giorni, impegnati in attività di trasferimento del pattume da un mezzo all'altro. Come risultato di questa attività, la piazza si presentava sommersa da un ingente quantità di rifiuti, che solo il 26 giugno scorso, circa dieci giorni dopo il sollecito dell'Asp avvenuto a seguito della nostra segnalazione, veniva rimossa.

Dobbiamo segnalare, però, che la nota del Servizio di Igiene e Prevenzione dell'Asp indicava come necessaria "l'adozione di immediati, improcrastinabili e indifferibili interventi fino a risoluzione con rimozione e smaltimento (...), quindi adeguati interventi di sanificazione e spazzamento meccanico intensivo fino a totale bonifica del sito in interesse".

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Orbene, - si legge ancora nella nota - nello stendere un pietoso velo sul concetto di immediatezza, improcrastinabilità e indifferibilità che si ha dalle parti di Palazzo San Giorgio, è del tutto evidente che le prescrizioni Asp non sono state rispettate per intero, dato che il pavimento del piazzale si presenta ancora lercio, coperto di vetri e residui, maleodorante. Nessun intervento di spazzamento intensivo fino a totale bonifica è stato realizzato, per cui il piazzale non è ancora fruibile dalla cittadinanza e rappresenta un rischio per la salute di chi lo faccia.

Oltre a ciò, tuttavia, la vicenda dell'uso di una pubblica piazza da parte di AVR per svolgere le proprie attività industriali ripropone il problema del rapporto fra Comune e ditta privata, dei mancati controlli sul corretto svolgimento del servizio da parte di AVR e del bilanciamento fra gli interessi collettivi e quelli di AVR che pare sempre pendere a favore dei profitti di quest'ultima rispetto ai diritti dei cittadini.

Infatti, nella segnalazione del 3 giugno, chiedevamo al Sindaco di sapere con quale atto autorizzativo di giunta o consiglio comunale fosse stato concesso ad AVR di svolgere quel tipo di operazioni su pubblica piazza, quali perizie tecniche avvalorassero l'idoneità del piazzale per la movimentazione rifiuti, quale delibera di giunta o di consiglio comunale avesse variato la destinazione d'uso della zona adattandola ad attività industriali come quelle segnalate.

Infine, si chiedeva quanto AVR corrispondesse in termini economici al Comune per l'impiego di tale spazio pubblico, la cui occupazione, peraltro, viene concessa in alcuni periodi dell'anno anche ad altri soggetti (fiere, spettacoli, etc.), ma a titolo oneroso.

Tutte domande che finora non hanno trovato risposta, salvo una comunicazione del Sindaco che ci informava di avere dato mandato al dirigente all'Ambiente di fornire risposte la gran parte delle quali, da capo della Giunta, dovrebbe conoscere di prima mano.

A queste domande se ne aggiunge una oggi: è stata forse autorizzata AVR a svolgere le attività finora realizzate all'interno del piazzale anche sulla strada adiacente, insozzata anche quella dall'attività di trasbordo della spazzatura da parte della ditta di nettezza urbana?

La città già soffre per la gravissima mancanza di igiene, chiediamo al sindaco di dare pubblica risposta alle nostre domande perché non vi si aggiunga, ulteriormente, la mancanza di trasparenza".