Reggio, ecco il percorso di animazione socio-sportiva di Csi e Unicef

«Un laboratorio pedagogico davvero innovativo». Così il ministro alla Famiglia, Elena Bonetti ha definito il percorso di animazione socio-sportiva che Csi e Unicef hanno avviato a Reggio Calabria come apripista delle attività consentite nella Fase Tre, successiva alla diffusione dell'emergenza epidemiologica da Coronavirus.
Le parole del ministro Bonetti sono giunte in diretta streaming sulla pagina Facebook de L'Avvenire di Calabria proprio mentre il presidente del Csi di Reggio Calabria, Paolo Cicciù cedeva la linea dal proprio collegamento dal quartiere Ciambra di Gioia Tauro dove un gruppo di bambini stava vivendo un pomeriggio di sport all'aperto seguendo le indicazioni prescritte dal Dpcm, grazie al brillante supporto dei volontari di "Angeli di Pollicino".
Si tratta del progetto "Play! Scendi a giocare con noi" promosso da Csi e Unicef e che sta animando diversi cortili nei territori più disparati dell'area metropolitana di Reggio Calabria.
«Vanno incoraggiate e sostenute iniziative come questa - ha detto Bonetti commentando le immagini dal quartiere-ghetto della Piana - perché è fondamentale generare dei percorsi alternativi che pongano al centro della propria azione i bambini».
E di diritto al gioco ha parlato anche Cicciù nel suo intervento: «È fondamentale impegnarsi per quanti hanno vissuto sulla propria pelle la difficoltà del distanziamento sociale: i bambini. A loro dobbiamo pensare con metodologie e proposte innovative e che vadano incontro al loro bisogno di socializzazione, nonostante tutto. Ovviamente agendo con azioni a misura di Covid».

--banner--

Nel corso del social talk promosso da L'Avvenire di Calabria e condotto dal giornalista Federico Minniti è intervenuta anche Patrizia Surace di Unicef Calabria: «Siamo orgogliosi che questi percorsi - ha evidenziato - siano condivisi anche da giovani che vivono una condizione particolare o comunque di ripresa della propria vita. Il sostegno ai più piccoli può essere il primo tassello per generare un Welfare di prossimità». L'analisi di Surace ha commentato le immagini giunte dalle Comunità ministeriale di Reggio Calabria dove i ragazzi, ospiti della struttura, hanno raccontato la loro voglia di mettersi in gioco proprio attraverso l'attività dei cortili. Iniziativa condivisa da più parti, come dicevamo: dalla Locride, grazie all'impegno della Chiesa locale e - in particolare - dall'Ufficio Famiglia della diocesi di Locri-Gerace, alle parrocchie e oratori di San Sebastiano al Crocifisso, nel centro storico della Città dello Stretto, di Pellaro e di Villa San Giovanni. «Si stanno moltiplicando le richieste di adesione; siamo orgogliosi delle parole spese dal ministro Bonetti: per noi vuol dire che stiamo camminando sulla strada giusta. Riteniamo - conclude Cicciù- che l'animazione dei cortili possa rappresentare una chiave di volta anche per l'attività continuativa dei nostri bambini e ragazzi specie in questa fase di convivenza forzata col Coronavirus».