"Malefix", Klaus Davi pubblica le intercettazioni della Dda sul caso ferrovie

daviklaus 500Il massmediologo Klaus Davi ha pubblicato sul proprio profilo Facebook le intercettazioni della DDA, contenute nell'ambito della inchiesta "Malefix" resa nota pochi giorni fa, intercettazioni che confermano i contenuti delle sue inchieste dedicate alle società per le pulizie che operano per Trenitalia. Già il primo servizio di Klaus Davi realizzato con Alberto Micelotta, che risale a ben tre anni fa (luglio 2017), era abbastanza eloquente. Il giornalista accoglieva la disperata testimonianza di un operaio delle Ferrovie che denunciava lo strapotere di Gioacchino Riedo, il clima di terrore, le irregolarità fiscali e le presunte truffe ai danni degli operai tramite operazioni poco chiare. Soprattutto, indicava già da allora il suo ruolo apicale nel clan Tegano. A tale video ne fecero seguito altri, accompagnati da sopralluoghi nei cantieri dove il giornalista è stato più volte allontanato. Tra questi video, anche "Un dipendente rivela presunte tangenti, soprusi, episodi di prevaricazione e minacce nei cantieri in cui si 'puliscono i treni'", pubblicato il 6 febbraio 2019 e a cui fece seguito un'intervista allo stesso Gioacchino Riedo, il "boss delle ferrovie" (video pubblicato l'8 febbraio 2019). A questo ultimo video corrispose poi una testimonianza di un altro operaio che, in merito alla figura di Riedo, affermò "Pensa solo a f..... la gente" (pubblicato il 12 febbraio 2019).

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Ora Klaus Davi riporta quanto scrive la DDA. Nelle intercettazioni captate dalla Polizia di Stato il 30 agosto 2019 nell'ambito della maxi indagine Malefix, si troverebbero clamorose conferme su quanto scritto da Davi sul presunto ruolo di Gioacchino Riedo e Demetrio Logiudice, dipendenti delle società di pulizie. A parlare sono Gino e Alfonso Molinetti. Secondo quanto riportato nell'indagine, in una intercettazione Luigi Molinetti affermava di invidiare i Tegano per i soldi che riuscivano a portare a casa con le estorsioni. L'intercettazione è recente.

Luigi Molinetti dice ad Alfonso: "Quegli altri là della ferrovia sono in carcere e sempre gli entrano 25 mila euro al mese!"

Risponde Alfonso Molinetti: "Ah là sotto..."

E Luigi ribatte: "Quelli della Ferrovia... vanno là".

Alfonso risponde: "Grandissimi bastardi e cornuti."

E Luigi: "Pure la sopra gli entravano... là".

"Ma la vicenda non finisce qui. Secondo le intercettazioni, in un dialogo Gino Molinetti racconta che Pietro Labate andava personalmente a riscuotere le tangenti presso quelli delle Ferrovie, perfino quando era latitante". Spiega Klaus Davi, che poi prosegue: "Andava personalmente a casa di uno delle Ferrovie per alcuni chiarimenti e pure a casa di Gioacchino Riedo per chiedere tangenti. La nostra inchiesta risale a fine 2018. Grazie alle testimonianze di numerosi operai sono state segnalate le connessioni oscure di Riedo, Postorino, Rito (l'unico che ha pagato) e altri con i clan di Archi. Ma tra i dipendenti delle ferrovie risulta anche Giovanni Caccamo, detto 'Gio Gio', fratello di Nino, che è titolare di un'impresa di pompe funebri molto vicino ai Labate. E anche un nipote dello stesso Molinetti. Coincidenze? Scrivemmo che Riedo aveva un ruolo oscuro, che minacciava gli operai. Che vietava loro di parlare con Klaus Davi. Scrivemmo un anno e mezzo fa che Demetrio Logiudice figurava nel libro paga di una società delle ferrovie senza mai presentarsi al lavoro. Ora scopriamo da Gino Molinetti che nell'estate del 2019 le società delle ferrovie avrebbero continuato a pagare mazzette ai clan. Ma le clamorose rivelazioni non finiscono qui".

Davi, infatti, aggiunge: "Stando a quanto dice Gino Molinetti nelle intercettazioni di fine agosto 2019, in nostro possesso, i clan Labate e Tegano intascherebbero 25 mila euro al mese di tangenti dalle società che forniscono servizi di pulizie alle ferrovie". Secondo la Polizia Giudiziaria "gli episodi estorsivi riferiti dai fratelli Molinetti riguardano le dichiarazioni del pentito Moio del 2010, in cui venivano accertati numerosi episodi estorsivi da parte della cosca Tegano nei confronti dei fratelli Dimo, titolari del Consorzio Kalos e della cooperativa New Labor, vincitrice della gara di appalto per la pulizia delle Ferrivie dello Stato - compartimento Calabria. La continuità dell'attività estorsiva riferita dal Molinetti potrebbe riguardare la presenza di esponenti del clan Tegano in seno alla nuova società appaltatrice, la Service Key, tra cui figurano come dipendenti Gioacchino Riedo e Demetrio Logiudice, entrambi affiliati al clan Tegano".